Siamo un popolo che crede nella seconda chance, siamo pronti ad investire tutti noi stessi ed i ns capitali per migliorare la qualità di vita o semplicemente per fare un’esperienza all’estero.
Vogliamo crescere, confrontarci ed avendo uno storico spirito d’adattamento, quando la nostra realtà non ci basta, allarghiamo i nostri orizzonti e ci spingiamo oltre…
Certo, l’impatto non è dolce come una crème brulé perché ci si scontra con i diversi usi e costumi che inevitabilmente ci ricordano di aver lasciato la nostra terra, le nostre dolci abitudini ma noi italiani perseveriamo e contiamo tanto sulla famiglia come punto di partenza per sviluppare altri contesti e relazioni sociali, aprendo le porte alla nuova cultura .
Ci avventuriamo con la lingua, magari rispolverando quella reminiscenza studiata a scuola e ci buttiamo sul mercato.
Siamo persone coraggiose e sappiamo stare al gioco, ci impegniamo a rispettare il savoir vivre francese anche se rifiutiamo di portare la baguette sotto braccio!
Spesso ci ritroviamo tra noi a criticare questa Grandeur ma ne siamo così affascinati da provare.
Ad integrarci giorno dopo giorno, volendo a tutti i costi credere che “ fratellanza libertà ed uguaglianza” riguardino anche noi.
C’è chi arriva senz’arte ne parte e si reinventa, chi fugge da una situazione scomoda, chi realizza il sogno di una vita, chi prova a misurare le proprie competenze; la costa azzurra rappresenta un porto sicuro, lontana paradossalmente, dalla tempesta italiana.
Il fenomeno della fuga dei cervelli di cui siamo protagonisti..è vero e lo sperimentiamo qui sulla riviera francese.
Perché veniamo qui a cercar fortuna?
Perché sappiamo di avere tutte le carte in regola per riuscire e troviamo terreno fertile nel giusto corrispettivo economico che ci viene riconosciuto.
Bisogna sapersi vendere bene e Noi italiani lo facciamo meglio!
Beh, una volta ambientati infatti, ringraziamo ma andiamo avanti sventolando la nostra bandiera: verde bianco rosso e w l’Italia.
Ci sviluppiamo sul territorio investendo a 360 gradi nella ristorazione, nel settore turistico alberghiero, nell’abbigliamento ma anche in quello artigianale e manifatturiero.
Rileviamo attività di ogni tipo perché impariamo in fretta il mestiere, abbiamo l’arte dell’arrangiarci e gesticoliamo fin quando non ci si capisce!
Siamo sportivi, in campo come nella vita e ci misuriamo senza arroganza ma con convinzione.
Sfruttiamo il nostro DNA etnico che ci porta ad essere accoglienti, socievoli e disponibili, passiamo parola!
Lavoriamo senza sputar nel piatto in cui mangiamo ma ci godiamo i meritati risultati con doppia intensità..eh si, perché stando lontano da casa, dal nostro cielo e dai veri affetti, tutto si vive intensificato nel bene e nel male.
I francesi ci chiamano i ‘cousins’(cugini), i ritals ma non sanno fare a meno di complimentarsi per la melodia della nostra lingua, per lo charme italiano che si riflette nella moda come in cucina e per l’irresistibile stile della DOLCE VITA.
Un po’ ci lamentiamo del nostro bel paese ma guai a chi ce lo tocca!
Gli uomini italiani han fama d’esser “machos” e scansafatiche, la nostra fama viene associata a stupidi preconcetti come far niente, mafia e Berlusconi!
Noi rispondiamo : w la mamma ed onoriamo la domenica con lauti pranzi in famiglia o week end tra amici.
Qui, dove il mare luccica e tira forte il vento..
Tra la Croisette e la promenade des Anglais,c’è una rete di professionisti avviati che si spalleggiano a vicenda passandosi ordini e cantieri, costruendo un portafoglio clienti solido e solidale.
Anche grazie ai social, gli italiani creano una comunità virtuale in Costa Azzurra sempre pronta a rispondere agli sos dei connazionali e cercando appunto di inserire nell’iter francese i nuovi arrivati.
Insomma, uno per tutti e tutti per uno!